ESEMPIO
I quattro vangeli - Gianfranco Ravasi
EAN: 8033576840420
I quattro vangeli, libro di Gianfranco Ravasi, edito da Edb. Il sostantivo greco euaggelion ricorre 52 volte nelle lettere di san Paolo (dunque egli è l'autore che ne fa più largo uso e… Altro …
I quattro vangeli, libro di Gianfranco Ravasi, edito da Edb. Il sostantivo greco euaggelion ricorre 52 volte nelle lettere di san Paolo (dunque egli è l'autore che ne fa più largo uso e al quale forse deve essere riconosciuto il merito di aver introdotto questo termine nel Nuovo Testamento), 7 volte nel Vangelo di Marco, 4 in quello di Matteo, 2 in Luca (Vangelo e Atti degli apostoli). Il termine era già presente nella predicazione della Chiesa primitiva, usato sempre e solo al singolare. Il verbo corrispondente euaggelizesthai ha queste ricorrenze: mai in Marco, 1 volta in Matteo, 25 volte in Luca (che dunque preferisce il verbo al sostantivo), 19 volte in Paolo. Né il sostantivo né il verbo sono presenti nel Vangelo di Giovanni. I due termini avevano richiami ben precisi per ogni pio ebreo come pure per i primi cristiani. Nel periodo apostolico (dal 30 al 60 circa d.C.) il termine euaggelion non ricorre mai come titolo di un libro che tratta dell'attività e delle parole di Gesù designa solamente «il lieto annuncio della salvezza messianica» (così è nelle lettere di Paolo). Dunque «il Vangelo» prima fu «parola proclamata» e poi divenne un libro, prima fu predicato e poi scritto, prima fu ascoltato e poi letto. La fissazione per iscritto di una selezione di parole e azioni di Gesù divenne una necessità pastorale per la Chiesa nascente e, a partire dal II secolo, il termine «vangelo» restò anche per designare gli scritti che contenevano quell'annuncio di salvezza. e Conferenze, tenute dal cardinal Ravasi dal 1985 al 1989, vogliono aiutare a scavare sempre più nei Vangeli scritti, autentiche catechesi apostoliche, per coglierne il lieto messaggio di salvezza e far sì che la lettura diventi sostanzioso cibo per il cammino. Riproposte in CD/MP3, sono accompagnate da un volume con un riassunto del contenuto della registrazione rivisto dall'autore. Media / Libri/Scienze umane / bibbia, Edb<
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I quattro vangeli, libro di Gianfranco Ravasi, edito da Edb. Il sostantivo greco euaggelion ricorre 52 volte nelle lettere di san Paolo (dunque egli è l'autore che ne fa più largo uso e al quale forse deve essere riconosciuto il merito di aver introdotto questo termine nel Nuovo Testamento), 7 volte nel Vangelo di Marco, 4 in quello di Matteo, 2 in Luca (Vangelo e Atti degli apostoli). Il termine era già presente nella predicazione della Chiesa primitiva, usato sempre e solo al singolare. Il verbo corrispondente euaggelizesthai ha queste ricorrenze: mai in Marco, 1 volta in Matteo, 25 volte in Luca (che dunque preferisce il verbo al sostantivo), 19 volte in Paolo. Né il sostantivo né il verbo sono presenti nel Vangelo di Giovanni. I due termini avevano richiami ben precisi per ogni pio ebreo come pure per i primi cristiani. Nel periodo apostolico (dal 30 al 60 circa d.C.) il termine euaggelion non ricorre mai come titolo di un libro che tratta dell'attività e delle parole di Gesù designa solamente «il lieto annuncio della salvezza messianica» (così è nelle lettere di Paolo). Dunque «il Vangelo» prima fu «parola proclamata» e poi divenne un libro, prima fu predicato e poi scritto, prima fu ascoltato e poi letto. La fissazione per iscritto di una selezione di parole e azioni di Gesù divenne una necessità pastorale per la Chiesa nascente e, a partire dal II secolo, il termine «vangelo» restò anche per designare gli scritti che contenevano quell'annuncio di salvezza. e Conferenze, tenute dal cardinal Ravasi dal 1985 al 1989, vogliono aiutare a scavare sempre più nei Vangeli scritti, autentiche catechesi apostoliche, per coglierne il lieto messaggio di salvezza e far sì che la lettura diventi sostanzioso cibo per il cammino. Riproposte in CD/MP3, sono accompagnate da un volume con un riassunto del contenuto della registrazione rivisto dall'autore. Media / Libri/Religioni / Cristianesimo, Edb<
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I quattro vangeli - Gianfranco Ravasi
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I quattro vangeli, libro di Gianfranco Ravasi, edito da Edb. Il sostantivo greco euaggelion ricorre 52 volte nelle lettere di san Paolo (dunque egli è l'autore che ne fa più largo uso e al quale forse deve essere riconosciuto il merito di aver introdotto questo termine nel Nuovo Testamento), 7 volte nel Vangelo di Marco, 4 in quello di Matteo, 2 in Luca (Vangelo e Atti degli apostoli). Il termine era già presente nella predicazione della Chiesa primitiva, usato sempre e solo al singolare. Il verbo corrispondente euaggelizesthai ha queste ricorrenze: mai in Marco, 1 volta in Matteo, 25 volte in Luca (che dunque preferisce il verbo al sostantivo), 19 volte in Paolo. Né il sostantivo né il verbo sono presenti nel Vangelo di Giovanni. I due termini avevano richiami ben precisi per ogni pio ebreo come pure per i primi cristiani. Nel periodo apostolico (dal 30 al 60 circa d.C.) il termine euaggelion non ricorre mai come titolo di un libro che tratta dell'attività e delle parole di Gesù designa solamente «il lieto annuncio della salvezza messianica» (così è nelle lettere di Paolo). Dunque «il Vangelo» prima fu «parola proclamata» e poi divenne un libro, prima fu predicato e poi scritto, prima fu ascoltato e poi letto. La fissazione per iscritto di una selezione di parole e azioni di Gesù divenne una necessità pastorale per la Chiesa nascente e, a partire dal II secolo, il termine «vangelo» restò anche per designare gli scritti che contenevano quell'annuncio di salvezza. e Conferenze, tenute dal cardinal Ravasi dal 1985 al 1989, vogliono aiutare a scavare sempre più nei Vangeli scritti, autentiche catechesi apostoliche, per coglierne il lieto messaggio di salvezza e far sì che la lettura diventi sostanzioso cibo per il cammino. Riproposte in CD/MP3, sono accompagnate da un volume con un riassunto del contenuto della registrazione rivisto dall'autore. Media / Libri/Scienze umane / bibbia, Edb<
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I quattro vangeli
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Il sostantivo greco euaggelion ricorre 52 volte nelle lettere di san Paolo (dunque egli è l'autore che ne fa più largo uso e al quale forse deve essere riconosciuto il merito di aver introdotto questo termine nel Nuovo Testamento) 7 volte nel Vangelo di Marco 4 in quello di Matteo 2 in Luca (Vangelo e Atti degli apostoli). Il termine era già presente nella predicazione della Chiesa primitiva usato sempre e solo al singolare. Il verbo corrispondente euaggelizesthai ha queste ricorrenze: mai in Marco 1 volta in Matteo 25 volte in Luca (che dunque preferisce il verbo al sostantivo) 19 volte in Paolo. Né il sostantivo né il verbo sono presenti nel Vangelo di Giovanni. I due termini avevano richiami ben precisi per ogni pio ebreo come pure per i primi cristiani. Nel periodo apostolico (dal 30 al 60 circa d.C.) il termine euaggelion non ricorre mai come titolo di un libro che tratta dell'attività e delle parole di Gesù; designa solamente «il lieto annuncio della salvezza messianica» (così è nelle lettere di Paolo). Dunque «il Vangelo» prima fu «parola proclamata» e poi divenne un libro prima fu predicato e poi scritto prima fu ascoltato e poi letto. La fissazione per iscritto di una selezione di parole e azioni di Gesù divenne una necessità pastorale per la Chiesa nascente e a partire dal II secolo il termine «vangelo» restò anche per designare gli scritti che contenevano quell'annuncio di salvezza. e Conferenze tenute dal cardinal Ravasi dal 1985 al 1989 vogliono aiutare a scavare sempre più nei Vangeli scritti autentiche catechesi apostoliche per coglierne il lieto messaggio di salvezza e far sì che la lettura diventi sostanzioso cibo per il cammino. Riproposte in CD/MP3 sono accompagnate da un volume con un riassunto del contenuto della registrazione rivisto dall'autore. Libri / Scienze umane / bibbia http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/_1_404.gif, Edb<
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