MARCHESINI, ROBERTO:A Lezione Dal Mondo Animale
- edizione con copertina flessibile 2001, ISBN: 9788883721090
Segrate: Arnoldo Mondadori Editore, 2016. Segrate, 2016; br. (Omnibus). La felicità è una bomba a orologeria e il mondo un luogo disseminato di candele profumate, lucine d… Altro …
Segrate: Arnoldo Mondadori Editore, 2016. Segrate, 2016; br. (Omnibus). La felicità è una bomba a orologeria e il mondo un luogo disseminato di candele profumate, lucine difettose e prese elettriche sovraccariche pronte a far divampare un incendio. O perlomeno questo è il mondo dei personaggi di Palahniuk, che non cede mai al sorriso di plastica del pagliaccio americano e nemmeno al grande sogno degli eroi venuti dalla provincia. Ma scava più a fondo e vede la desolazione dietro le coppie felici, l'astuzia perversa dei bambini, la crudeltà dei figli e l'egoismo dei genitori, le bugie che cementano i matrimoni più di qualsiasi promessa nuziale. I suoi adolescenti sono compulsivi consumatori di show televisivi a premi dove il pubblico succhia LSD da francobolli di Hello Kitty e i partecipanti possono vincere tutto fino a morire. Sono ragazzini disturbati che provano un nuovo tipo di sballo, l'elettroshock con defibrillatore, oppure desiderano raggiungere il padre morente solo per potergli raccontare un'ultima barzelletta crudele. Sono adulti grassi che sposano modelle ritardate, lavoratori dalle personalità di scimmia o coyote, e donne che sposano uomini che non sono una cima "con lo stesso spirito con cui si può assumere un dipendente a tempo indeterminato"., Arnoldo Mondadori Editore, 2016, Treviso: Devanzis Editrice, 2012. Livre. Neuf. Couverture souple. Edition originale. 220 X140 mm.. LA COLPA DI ESSERE NATI di Marta Ottolenghi Minerbi DEVANZIS Editrice, Treviso 2012 Volume in brossura illustrata di cm. 22 x 14, 367 pagine. Costo ? 18,00 ISBN ISBN 978-88-95735-07-8 LA COLPA DI ESSERE NATI (Milano,1954) titolo divenuto il simbolo della Shoah italiana, è un romanzo autobiografico in cui l'autrice narra della sua fuga dalla normalità, vissuta in una esistenza serena e impreziosita dalla sua pienamente coinvolgente professione di insegnante. Sarà un esodo dove imperverseranno terrore ed angoscia, ma che Marta Ottolenghi Minerbi saprà raccontare con grande senso di umanità, cercando di illuminare soprattutto le figure dei giusti che l'aiuteranno a occultarsi, più che le tragiche maschere degli aguzzini alla sua caccia. La protagonista, inizialmente fuggiasca in un'accogliente Venezia, riuscirà, attraversando tutto il nord Italia tra mille peripezie e colpi fortuna, a raggiungere un paesino sui monti che fanno cerchia al lago Maggiore dove, riunitasi ad alcuni famigliari, avrà la gioia di rivedere la luce al di là della fine del terribile conflitto mondiale L'incisivo accavallarsi delle sue ansie e delle paure, nel continuo riaffacciarsi delle emozioni che scaturiranno da sporadici incontri e poi via via da sempre più vaghe e sintetiche informazioni sull'amato compagno della sua vita, riusciranno a coinvolgere il lettore, che comprenderà e si farà partecipe degli stenti e delle peripezie che una donna semplice e gentile dovrà patire per non essere travolta dai tragici eventi susseguenti all'emissione delle Leggi razziali fasciste. Il volume porta una presentazione di Sergio Minerbi, scrittore e diplomatico, che è stato ambasciatore di Israele presso la Comunità europea. L'autore: Marta Minerbi Ottolenghi Marta Ottolenghi Minerbi (Quarto di Genova, 1895 - Torino, 1974) è stata un'insegnante elementare e scrittrice, di origini ebraiche. Nel 1928 sposa Alessandro Ottolenghi con il quale si trasferisce a Treviso, città dove riceve, a partire dal 1936, l'incarico di direttrice didattica nella vicina Mogliano Veneto. In seguito alle Leggi Razziali del '38, entrambi sono costretti a lasciare il lavoro, la casa e la città, mendicando un rifugio, spesso sotto falso nome. Se inizialmente per lei l'ospitalità trovata in Venezia sembra sufficientemente sicura, il precipitare degli eventi la costringe a fuggire attraverso tutto il nord Italia e, mentre il marito è arrestato a Roncade per essere poi tradotto ad Auschwitz, Marta riesce con grande fortuna a trovare protezione in una piccola località nei pressi del lago Maggiore, dove si ricongiunge alla madre. Alla fine della guerra Marta torna sola a Treviso, dove riprende il lavoro usuale, pur nell'angoscia della perdita della persona amata. L'afflizione la spinge a elaborare una personale propensione alla letteratura che la porta a scrivere numerosi romanzi e racconti. Oltre ai due romanzi oggi ripubblicati La colpa di essere nati (1954) e Non è giorno ancora (1956), buona parte dell'impegno letterario di Marta Ottolenghi Minerbi è dedicata alla letteratura per l'infanzia, in particolare con La scimmietta Topsy (1954), tradotto in svariate lingue, e O partigiano portami via (1965), nel quale spiega ai bambini e agli adolescenti la guerra e la Resistenza. ., Devanzis Editrice, 2012, Sansepolcro: Aboca Edizioni. [Salute-Piante medicinali] Questo libro tratta di alcune condizioni dei bambini, frequenti e disturbanti, che possono essere considerate più alterazioni dello stato di benessere globale che vere e proprie malattie. Si tratta di situazioni in cui il soggetto è ancora completamente all¿interno del suo spazio salute ed i suoi meccanismi fisiologici sarebbero in grado di mantenercelo, se non intervenissero dei fattori ambientali esterni, quali l¿inserimento in comunità, l¿eccessiva attenzione ai richiami notturni ed alla frequenza delle scariche, una leggera incuria nell¿igiene e nella cura della cute, una cattiva alimentazione, ecc. Formato cm. 17 x 24 Confezione brossura Copertina cartonata, plastificazione lucida pp. 232 ill. 73. . nuovo. Rilegato. 2009., Aboca Edizioni, 2009, Roma: Edda Edizioni, 2013. Roma, 2013; br., pp. 301, cm 15x21. (Storia&Storie). Sotto forma di romanzo è la più forte rivalutazione della donna. L'azione si svolge nel 1978, ma non solo. I personaggi principali sono due uomini di 41 anni amici per la pelle. Sono stati a scuola insieme, sempre compagni di banco dalle medie al liceo. Poi le loro strade hanno preso direzioni diverse, ma l'amicizia è rimasta la stessa. Edoardo Guerra è diventato un avvocato di successo e Alfonso Guglia è un gesuita professore all'Università Gregoriana, ma fra loro si chiamano ancora Ted e Al, come da bambini. Il primo è il classico sciupafemmine scapolo impenitente. Il secondo è uomo di fede e di studio. Padre Guglia diventa il braccio destro di Albino Luciani, il papa Giovanni Paolo I, nella progettazione di una radicale riforma del credo cristiano nella parte che riguarda la rivalutazione della figura femminile., Edda Edizioni, 2013, Milano: Five Continents Editions, 2016. Milano, 2016; ril., pp. 80, ill. b/n col., cm 17x24. Il Vaso blu è un "piccolo" capolavoro conservato tra i tanti tesori del Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Scoperto nel 1837 a Pompei in una nicchia della piccola tomba a camera prospiciente la Villa delle Colonne a mosaico, ha solo due colori: il cupo cobalto di fondo sul quale l'incisione dello strato vetroso bianco sovrapposto - realizzata proprio come se si fosse trattato di scalfire gli strati di agata o di conchiglia per ottenere un cammeo - disegna fitti tralci di vite sotto i quali dei bambini vendemmiano grappoli. Le azioni e i gesti dei protagonisti sono quelli consueti di una vendemmia, l'importante momento della vita dei campi raffigurato più volte nel corso dei secoli dagli antichi artigiani sulla ceramica, in affreschi, in mosaici o nel marmo. Ma se nella maggior parte delle rappresentazioni di vendemmia è presente il senso della fatica, qui c'è invece un'atmosfera giocosa, i piccoli personaggi sembrano divertirsi nel suonare i vari strumenti e sembrano muoversi con leggeri passi di danza. Oltre ad essi e, ovviamente, ai tralci di vite, ecco maschere su foglie d'acanto, rami di quercia, ghirlande d'edera, uccelli, spighe di grano, capsule di papaveri, mele cotogne, rami di alloro, melograni e tanti altri frutti dell'estate e dell'autunno, contrapposti e mescolati nell'evocazione di una natura feconda e generosa. La scelta delle essenze vegetali non è casuale: ognuna di esse è carica di significati religiosi e simbolici., Five Continents Editions, 2016, Pistoia: Gli Ori, 2002. Pistoia, 2002; br., pp. 120, ill. b/n, cm 24x30. Due vetrate artistiche di Umberto Buscioni, il giorno e la sera ( à rebours), filtreranno da sabato 6 aprile la luce nell'Areabambini Blu di via Santa Maria Maggiore. L'Areabambini Blu è un atelier del Comune di Pistoia per le attività espressive dei più piccoli. Per gli organizzatori è uno spazio pensato per avvicinare i bambini ai linguaggi dell'arte contemporanea. Le vetrate di Buscioni completano ora un ambiente caldo, progettato in modo da sollecitare emozioni e impressioni e arricchiscono la qualità del luogo come spazio da vedere.Cieli, luna, arcobaleno, aquiloni e putti animano dieci sequenze in una narrazione allegorica che si dipana nella sagoma di due frontoni. Si tratta di due perimetri pentagonali con la base di sette metri e l'altezza, nel culmine, di un metro e sessanta."Probabilmente l'arte di Buscioni - scrive Renato Barilli, ricordando il modo assai particolare dell'artista di rapportarsi alle immagini "popolari", ai tempi della pop art della cosiddetta scuola di Pistoia - era destinata fin dalle origini ad approdare alla compilazione di vaste vetrate istoriate e policrome, composte secondo le ricette classiche della tradizione".Per Siliano Simoncini il tema del giorno e della sera è "connaturato a Buscioni implicitamente, dal momento che la sua avventura artistica da sempre si è confrontata con la risorsa straordinaria delle due visioni/concezioni, offerte dalla "luce" tipica di quell'arco di tempo compreso nel giro del sole". "È meraviglioso - scrive Serena Becagli - il viaggio nel tempo che oggi Buscioni ci invita a fare. La luna, compagna di angeli ribelli e infocati, ci apre la strada, che si snoda tra l'imbrunire, le stelle e i cieli. Qualche personaggio è in volo e si avvicina al sole, altri giocano intorno a colonne più saldamente posate a terra () Ecco la gruccia con le cravatte appese ed un sole limpido su un azzurro tutto suo, mentre l'aquilone, là nell'angolo, segna non la fine del percorso, ma un punto dal quale ripartire e alzarsi in volo, con la forza e l'energia di sempre". L'opera di un maestro vetraioLe due vetrate sono state realizzate dal maestro vetraio Enzo Bini (Firenze). Tra i più qualificati restauratori del settore, Bini, che è coadiuvato nel laboratorio dai figli Marco e Valentino, ha ridato luce a opere che vanno dal Rinascimento a Galileo Chini. A Pistoia ha realizzato le vetrate disegnate da Giovanni Michelucci per la chiesa del Villaggio Belvedere, per la cappella del cimitero della Vergine, oltre a quella di Umberto Buscioni per la chiesa di san Paolo. "La conversione di San Paolo". Un'altra vetrata di Umberto Buscioni.Nel 1992 Umberto Buscioni disegna una vetrata monofora per l'abside del presbiterio della chiesa di san Paolo sul tema della conversione dell'apostolo. Si tratta di un coraggioso inserimento linguistico contemporaneo in un contesto architettonico antico. Buscioni rinnova così la tradizionale iconografia religiosa. "La conversione di san Paolo - scrive Siliano Simoncini - risponde alla volontà dell'artista di confrontarsi con il sacro, mentre le due vetrate per l'Area Blu intessono un dialogo passato/presente/futuro, la cui componente tematica è prevalentemente di tipo profano"., Gli Ori, 2002, Bari: Pagina, 2008. Bari, 2008; br., pp. 197, ill. b/n e col. (Varia). San Nicola è una presenza tuttora viva e affascinante nel mondo contemporaneo, emblema ecumenico di un patrimonio mistico e mitico mirabilmente condiviso. Con il mantello di chiese a lui dedicate, delinea un "Cammino" secolare di storia, arte, devozione e folklore, che si snoda dall'Oriente all'Occidente, pari a quello di Santiago di Compostela. La sua figura è radicata profondamente nel sostrato devozionale, immaginifico e tradizionale delle popolazioni europee. Fra agiografia, letteratura, teatro, musica e tradizioni artistiche e folkloriche, questo libro tratteggia la fisionomia del santo non biblico più celebre della cristianità, dalla iconografia inconfondibile e familiare soprattutto ai bambini di tutto il mondo. Il volume, corredato di 24 pp. a colori, si chiude con un'ampia sezione antologica di testi documentativi. Nino Lavermicocca (Bari, 1942), già Direttore Archeologo presso la Soprintendenza Archeologica della Puglia, in qualità di responsabile del settore medievale della Regione ha condotto scavi programmatici ed esplorazioni di archeologia medievale. Promotore e animatore di mostre, attività didattiche, itinerari turistico-culturali, ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo. Per i nostri tipi ha pubblicato Bari Bizantina. Capitale mediterranea (2003), Bari Bizantina. 1071-1156: il declino (2006), La Via Egnazia itinerario di identità europea. Alle origini del Corridoio VIII (2008) e ha curato, insieme a N. Cortone, i cinque volumi della serie Santi di strada (Pagina - B.A. Graphis, 2001-2003)., Pagina, 2008, Apeiron, Bologna: 2001. Softcover. Very good condition. Conoscere il mondo animale e una delle esperienze piu straordinarie per un bambino, che ha la possibilita non solo di imparare a construire una relazione equilibrata e rispettosa con le altre specie ma altresi di avvalersi dei benefici di tale rapporto. La ricerca empirica condotta su bambini con difficolta di apprendimento e di comunicazione, con disturbi di ordine psicologico o di inserimento sociale ha dimostrato che l'interazione uomo-animale presenta importanti valenze fromative, didattiche e di sostegno. ISBN: 8883721098., Apeiron, Bologna: 2001<