Viaggio Pittorico della Toscana, Vol. 2 (Classic Reprint) - edizione con copertina flessibile

Excerpt from Viaggio Pittorico della Toscana, Vol. 2

Sul Mugnone, piccolo ma furioso torrente che scorre sul declive del monte dal lato occidentale di Fiesole, poco meno che un miglio da Firenze, sorge un comodo ppnte ad un solo arco che nulla ha in se di particolare, se non che presta al viandante il passo per inoltrarsi salendo alla ce lebre Badia, che un tempo come ogni ragione nel persuade, era stata l'antica Cattedrale della Città. Se si dovesse accordar fede al celebre de creto di Desiderio Re dei Longobardi, su cui nacquero già tante Controversie fra gli eruditi, e frutto di queste fu il convincere il mondo della di lui falsità, dovremmo credere che qui d'ap presso esistesse giàfim forte antico Castello deò nominato dal vicino Torrente dove quel Be pensò raccogliere i dispersi popoli Ariniani c Fluentini: ma non vi essendo di ciò alcun mo; numento, nè rimanendo d' esso qualunque siasi bencbè minimo vestigio, sarebbe vana cosa l'esa minare più oltre, o muover questioni Sulla dilui sicuramente provata falsa esistenza. Opera altresì perduta reputare si dovrebbe il pretendere ora di rintracciare quale estensione si avesse l'antica città, e quale si fosse il giro delle sue mura, ma sembra assai verisimile, che fino al di qua della Badia predetta scendessero queste sul declive e la includessero dentro il loro recinto, poiché pembrando indubitata cosa, che quella fosse già1a principal Chiesa, e la sede perciò del Vescovo, non è verisimile che fuori della Città si rimanesse contro l'universal costume dei popoli. Si sa in fatti che fino ai tempi del Vescovo Jacopo Ba varo, vale a dire fino al 1028. 'qul sussiste il Clero, qua facevansi le principali funzioni, e di quà quel Prelato medesimo traslatò in più comodo luogo l'episcopio e la Cattedrale riducendo quasi contemporaneamente l'antico Tempio ad uso di Monastero, ed instituendone Abate un certo Leone Monaco, siccome sembra dell'on dine Benedettino il quale instituto perseverò a professarvisi fino al tempo in cui, rilassa tasi alquanto la Monacal disciplina, piacque al Pontefice Eugenio IV., il quale trovavasi allora in Firenze, d'introdurvi i Canonici Lateranensi della Congregazione di S. Agostino, detti della Vergine Maria di Fregionaia, la pietà e dottrina de'quali era ammirata da tutti in qual tempo, ed aumentò loro notabilmente l' entrate, cosicche in breve questa Badia divenne una delle più ri nomate, e suntuose di tutta la Toscana.

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