1987, ISBN: 9788806440732

L a loro storia d'amore, dalla quale nascerà anche un figlio, Astrolabio, si trasforma presto in tragedia. Abelardo viene evirato da sicari inviati dallo zio di Eloisa. I due sono costret… Altro …

L a loro storia d'amore, dalla quale nascerà anche un figlio, Astrolabio, si trasforma presto in tragedia. Abelardo viene evirato da sicari inviati dallo zio di Eloisa. I due sono costretti a separarsi: Eloisa si ritira nel monastero di Argenteuil, Abelardo in quello di S. Dionigi. Scheda del Libro Autore: Abelardo ed Eloisa Titolo: Lettere Collana: Nuova Universale, #165 Editore: Einaudi Anno: 1987 (Ristampa, bilingue in latino e in italiano) Introduzione: Cesare VasoliCuratela: Nadia Cappelletti TruciCopertina: Rigida Pagine: LXXV + 412 Stato di conservazione: Ottimo Descrizione Il libro consiste in una raccolta delle lettere che i due amanti dopo la loro separazione si scrissero per tenersi in contatto e nelle quali oltre a scambiarsi parole d?amore, parlano di filosofia, e si scambiano pareri sul mondo. In molti, tra i moderni, hanno dubitato dell?autenticità di tali epistole, negando che due persone medievali potessero avere tanta sensibilità. Abelardo è una delle figure più importanti del Medioevo, non solo come filosofo, ma anche per le sue idee innovatrici e decisamente anticonformiste e per la sua personalità audace e ambiziosa, nonché molto provocatrice.Pietro Abelardo nasce nel 1079 a Palais, cittadina bretone nei pressi di Nantes. Avvicinato dal padre agli studi letterali in breve tempo nasce in lui l'amore per la filosofia. Ben presto si trasferisce a Parigi come allievo del maestro Guglielmo di Champeaux e nel giro di pochi anni diventa magister aprendo due scuole di dialettica: prima a Melun e poi a Corbeil. Due anni più tardi deve recarsi in famiglia, in Bretagna. Assolti i doveri familiari torna a Parigi dove apre la sua terza scuola. Soggiorna per breve tempo a Laon per ascoltare le lezioni del maestro Anselmo di Laon, allora il più apprezzato per i suoi studi sacri. Ma le lezioni del maestro non entusiasmano troppo Abelardo che lo ritiene "abile con le parole, ma incapace di analizzare i significati" (il suo albero sembrava molto ricco di foglie a coloro che lo vedevano da lontano, ma, se ci si avvicinava e lo si osservava con cura, si scopriva che era privo di frutti.). Suscita così negli altri compagni e nel maestro stesso un sentimento d'ostilità e d'invidia che lo costringe a doversene andare. Torna a Parigi dove ottiene la cattedra di teologia e dialettica a Notre Dame.È in questi anni, al culmine del suo successo, che Abelardo incontra Eloisa, affidatagli dallo zio Fulberto per istruirla. La loro storia d'amore, dalla quale nascerà anche un figlio, Astrolabio, si trasforma presto in tragedia. Abelardo viene evirato da sicari inviati dallo zio di Eloisa. I due sono costretti a separarsi: Eloisa si ritira nel monastero di Argenteuil, Abelardo in quello di S. Dionigi.Ma nell'abbazia di S. Dionigi si viveva tra molti peccati e così Abelardo, resosi odioso ai suoi confratelli per i numerosi rimproveri, si ritira in un eremo dove riprende a insegnare teologia e filosofia. Scrive un trattato sull'unità e la Trinità divina condannato nel Concilio di Soisson nel 1121. Due anni più tardi, nel 1123 fonda a Troyes un piccolo oratorio, il Paracleto (Consolatore), dove inizierà nuovamente ad insegnare.Tormentato ormai dal continuo timore di nuovi concili e tribunali che lo condannassero, decide di allontanarsi dal Paracleto e diventa, così, abate della corrotta comunità di monaci di Saint-Gildas. La comunità di monache del monastero di S. Dionigi, della quale Eloisa era priora, viene scacciata dall'abate. Abelardo dona loro il Paracleto ed Eloisa ne diviene badessa. Non ha nemmeno trent'anni.Tra il 1129 e il 1135 Abelardo scrive tre importanti opere tra le quali l'Historia calamitatum mearum. L'anno seguente torna ad insegnare a S. Genevieve con rinnovato successo. Compone nuove opere che subiranno alcune denunce mosse da due dei suoi più grandi nemici, Guglielmo di Saint Thierry e Bernardo di Chiaravalle, ai quali Abelardo risponderà con l'Apologia contra Bernardum (1140).Nel 1141 il sinodo di Sens condanna le sue opere come eretiche. Abelardo s'incammina verso Roma per appellarsi al papa, ma, ormai vecchio e malato, deve fermarsi a Cluny, accolto con affetto da Pietro il Venerabile, uno dei più grandi e colti abati del XII secolo. È nell'abbazia di Pietro che Abelardo, raggiunto dalla scomunica papale, compone probabilmente la sua ultima opera: Dialogus inter philosophum, iudaeum et christianum.Un anno più tardi, nel 1142, Abelardo muore a Chalon-sur-Saòne. Il suo corpo viene trasportato al Paracleto, così come egli aveva chiesto. Nel 1164 Eloisa muore al Paracleto.È strano pensare come una storia d'amore vissuta ottocento anni fa, possa destare ancora tanto entusiasmo e ammirazione; una storia di un amore spassionato, sensuale, smisurato, quasi da destare scandalo fino ai giorni nostri, soprattutto quando l'amore resistette alla lontananza tra i due amanti attraverso una serie di lettere. Ed è appunto tra le righe di queste lettere che i due si mostrano al mondo. In esse si può ben intravedere la personalità e il pensiero di entrambe i personaggi attraverso gli argomenti trattati, personalità e pensieri spesso molto diversi.Lettere più significative:Lettera I: è l'epistola intitolata Historia calamitatum mearum, ed è indubbiamente la più importante. Essa consiste in una sorta d'autobiografia, destinata ad un amico per consolarlo, scritta probabilmente tra il 1129 e il 1135.Lettera VII e VIII: sono le ultime due lettere che Abelardo indirizza ad Eloisa come risposta alle domande che Eloisa gli pone in conclusione della VI lettera. Nella VII il filosofo risponde alla prima domanda, illustrando le origini e mettendo in risalto le origini del monachesimo femminile attraverso esempi di donne sante dall'Antico e dal Nuovo Testamento come Marta e Maria. È qui, ma anche nella lettera VIII, che si esprime al meglio il pensiero di Abelardo sulla donna. Nella lettera VIII Abelardo risponde alla seconda parte della lettera di Eloisa, nella quale gli chiedeva di redigere una Regola propria per le monache del Paracleto. Eloisa, infatti, riteneva che le regole degli altri monasteri fossero inadeguate alla sfera femminile, elencando i diversi disagi che ne sarebbero seguiti. Abelardo illustra i tre precetti fondamentali del monachesimo: vivere in povertà, in castità e in silenzio; passa poi ad illustrare i vari compiti delle monache ed il comportamento che deve adottare una badessa. Questa lettera rappresenta un documento di enorme importanza, poiché racchiude buona parte del pensiero di Abelardo e rappresenta la prima Regola scritta appositamente per un convento femminile.Indice:Introduzione, di Cesare VasoliNota biograficaCronologia della vita e delle opere di Pietro AbelardoNota bibliograficaLettereLettera primaLettera secondaLettera terzaLettera quartaLettera quintaLettera sestaLettera settimaTestimonianzeLettera di Folco, priore di Deuil, a Pietro AbelardoLettera di Pietro Abelardo al vescovo di ParigiLettera di Roscellino ad AbelardoLettera di Pietro il Venerabile al Maestro Pietro AbelardoLettera di Pietro il Venerabile al Maestro Pietro AbelardoLettera di Ugo Metello a Eloisa, badessa del ParacletoLettera di Ugo Metello a Eloisa, badessa del ParacletoLettera di Pietro Abelardo a Bernardo, abate di ChiaravalleLettera del vescovo Gualtiero di Mauritania a Pietro AbelardoLettera di Guglielmo di Saint- 1hierry a Bernardo abate e al vescovo Goftredo di ChartresRisposta di Bernardo all' abate Guglielmo di Saint-ThierryLettera di Bernardo al cardinal Guido di Città di CastelloLettera di Bernardo al cardinale IvoneLettera di Bernardo a Stefano, vescovo di PrenesteLettera di Ugo Metello a Pietro AbelardoLettera di Pietro Abelardo contro Bernardo, abate di ChiaravalleLettera di Bernardo ai vescovi convocati a Sens contro Pietro AbelardoLettera di Bernardo al papa InnocenzoLettera di Bernardo, abate di Chiaravalle, al papa Innocenzo IILettera di Bernardo a Gregorio Tarquinio, cardinal diaconoLettera dei vescovi della Francia al papaDal De Gestis Friderici Imperatoris di Ottone di FrisingaLettera di Pietro il Venerabile abate di Cluny al papa Innocenzo II in favore di Pietro AbelardoLettera di Pietro, abate di Cluny, a Eloisa, badessa del Pa-racletoLettera di Eloisa a Pietro, abate di ClunyLettera di Pietro, abate di Cluny, ad EloisaAppendiceIl pensiero filosofico di AbelardoIl pensiero teologico di Abelardo , Ottime condizioni, Festpreisangebot, [LT: FixedPrice], Luogo di pubblicazione: Torino, Area culturale: Letteratura latina, Peso: 0,45, Fascia d'età: Adulta, Colore: Blu, Soggetto: Collane di letteratura, Tipo: Antologico, Editore: Einaudi, Lingua: Italiano, Latino, Genere: Drammatico, Articolo modificato: No, Caratteristiche particolari: Ristampa, Serie: Nuova Universale, #165, Autore: Abelardo ed Eloisa, Epoca: XX secolo, Anno di pubblicazione: 1987, Titolo: Lettere, Formato: Copertina rigida, [PU: Giulio Einaudi Editore]<

1987, ISBN: 9788806440732

Scheda del Libro Autore: Abelardo ed Eloisa Titolo: Lettere Collana: Nuova Universale, #165 Editore: Einaudi Anno: 1987 (Ristampa, bilingue in lati… Altro …

Scheda del Libro Autore: Abelardo ed Eloisa Titolo: Lettere Collana: Nuova Universale, #165 Editore: Einaudi Anno: 1987 (Ristampa, bilingue in latino e in italiano) Introduzione: Cesare VasoliCuratela: Nadia Cappelletti TruciCopertina: Rigida Pagine: LXXV + 412 Stato di conservazione: Ottimo Descrizione Il libro consiste in una raccolta delle lettere che i due amanti dopo la loro separazione si scrissero per tenersi in contatto e nelle quali oltre a scambiarsi parole d?amore, parlano di filosofia, e si scambiano pareri sul mondo. In molti, tra i moderni, hanno dubitato dell?autenticità di tali epistole, negando che due persone medievali potessero avere tanta sensibilità. Abelardo è una delle figure più importanti del Medioevo, non solo come filosofo, ma anche per le sue idee innovatrici e decisamente anticonformiste e per la sua personalità audace e ambiziosa, nonché molto provocatrice.Pietro Abelardo nasce nel 1079 a Palais, cittadina bretone nei pressi di Nantes. Avvicinato dal padre agli studi letterali in breve tempo nasce in lui l'amore per la filosofia. Ben presto si trasferisce a Parigi come allievo del maestro Guglielmo di Champeaux e nel giro di pochi anni diventa magister aprendo due scuole di dialettica: prima a Melun e poi a Corbeil. Due anni più tardi deve recarsi in famiglia, in Bretagna. Assolti i doveri familiari torna a Parigi dove apre la sua terza scuola. Soggiorna per breve tempo a Laon per ascoltare le lezioni del maestro Anselmo di Laon, allora il più apprezzato per i suoi studi sacri. Ma le lezioni del maestro non entusiasmano troppo Abelardo che lo ritiene "abile con le parole, ma incapace di analizzare i significati" (il suo albero sembrava molto ricco di foglie a coloro che lo vedevano da lontano, ma, se ci si avvicinava e lo si osservava con cura, si scopriva che era privo di frutti.). Suscita così negli altri compagni e nel maestro stesso un sentimento d'ostilità e d'invidia che lo costringe a doversene andare. Torna a Parigi dove ottiene la cattedra di teologia e dialettica a Notre Dame.È in questi anni, al culmine del suo successo, che Abelardo incontra Eloisa, affidatagli dallo zio Fulberto per istruirla. La loro storia d'amore, dalla quale nascerà anche un figlio, Astrolabio, si trasforma presto in tragedia. Abelardo viene evirato da sicari inviati dallo zio di Eloisa. I due sono costretti a separarsi: Eloisa si ritira nel monastero di Argenteuil, Abelardo in quello di S. Dionigi.Ma nell'abbazia di S. Dionigi si viveva tra molti peccati e così Abelardo, resosi odioso ai suoi confratelli per i numerosi rimproveri, si ritira in un eremo dove riprende a insegnare teologia e filosofia. Scrive un trattato sull'unità e la Trinità divina condannato nel Concilio di Soisson nel 1121. Due anni più tardi, nel 1123 fonda a Troyes un piccolo oratorio, il Paracleto (Consolatore), dove inizierà nuovamente ad insegnare.Tormentato ormai dal continuo timore di nuovi concili e tribunali che lo condannassero, decide di allontanarsi dal Paracleto e diventa, così, abate della corrotta comunità di monaci di Saint-Gildas. La comunità di monache del monastero di S. Dionigi, della quale Eloisa era priora, viene scacciata dall'abate. Abelardo dona loro il Paracleto ed Eloisa ne diviene badessa. Non ha nemmeno trent'anni.Tra il 1129 e il 1135 Abelardo scrive tre importanti opere tra le quali l'Historia calamitatum mearum. L'anno seguente torna ad insegnare a S. Genevieve con rinnovato successo. Compone nuove opere che subiranno alcune denunce mosse da due dei suoi più grandi nemici, Guglielmo di Saint Thierry e Bernardo di Chiaravalle, ai quali Abelardo risponderà con l'Apologia contra Bernardum (1140).Nel 1141 il sinodo di Sens condanna le sue opere come eretiche. Abelardo s'incammina verso Roma per appellarsi al papa, ma, ormai vecchio e malato, deve fermarsi a Cluny, accolto con affetto da Pietro il Venerabile, uno dei più grandi e colti abati del XII secolo. È nell'abbazia di Pietro che Abelardo, raggiunto dalla scomunica papale, compone probabilmente la sua ultima opera: Dialogus inter philosophum, iudaeum et christianum.Un anno più tardi, nel 1142, Abelardo muore a Chalon-sur-Saòne. Il suo corpo viene trasportato al Paracleto, così come egli aveva chiesto. Nel 1164 Eloisa muore al Paracleto.È strano pensare come una storia d'amore vissuta ottocento anni fa, possa destare ancora tanto entusiasmo e ammirazione; una storia di un amore spassionato, sensuale, smisurato, quasi da destare scandalo fino ai giorni nostri, soprattutto quando l'amore resistette alla lontananza tra i due amanti attraverso una serie di lettere. Ed è appunto tra le righe di queste lettere che i due si mostrano al mondo. In esse si può ben intravedere la personalità e il pensiero di entrambe i personaggi attraverso gli argomenti trattati, personalità e pensieri spesso molto diversi.Lettere più significative:Lettera I: è l'epistola intitolata Historia calamitatum mearum, ed è indubbiamente la più importante. Essa consiste in una sorta d'autobiografia, destinata ad un amico per consolarlo, scritta probabilmente tra il 1129 e il 1135.Lettera VII e VIII: sono le ultime due lettere che Abelardo indirizza ad Eloisa come risposta alle domande che Eloisa gli pone in conclusione della VI lettera. Nella VII il filosofo risponde alla prima domanda, illustrando le origini e mettendo in risalto le origini del monachesimo femminile attraverso esempi di donne sante dall'Antico e dal Nuovo Testamento come Marta e Maria. È qui, ma anche nella lettera VIII, che si esprime al meglio il pensiero di Abelardo sulla donna. Nella lettera VIII Abelardo risponde alla seconda parte della lettera di Eloisa, nella quale gli chiedeva di redigere una Regola propria per le monache del Paracleto. Eloisa, infatti, riteneva che le regole degli altri monasteri fossero inadeguate alla sfera femminile, elencando i diversi disagi che ne sarebbero seguiti. Abelardo illustra i tre precetti fondamentali del monachesimo: vivere in povertà, in castità e in silenzio; passa poi ad illustrare i vari compiti delle monache ed il comportamento che deve adottare una badessa. Questa lettera rappresenta un documento di enorme importanza, poiché racchiude buona parte del pensiero di Abelardo e rappresenta la prima Regola scritta appositamente per un convento femminile.Indice:Introduzione, di Cesare VasoliNota biograficaCronologia della vita e delle opere di Pietro AbelardoNota bibliograficaLettereLettera primaLettera secondaLettera terzaLettera quartaLettera quintaLettera sestaLettera settimaTestimonianzeLettera di Folco, priore di Deuil, a Pietro AbelardoLettera di Pietro Abelardo al vescovo di ParigiLettera di Roscellino ad AbelardoLettera di Pietro il Venerabile al Maestro Pietro AbelardoLettera di Pietro il Venerabile al Maestro Pietro AbelardoLettera di Ugo Metello a Eloisa, badessa del ParacletoLettera di Ugo Metello a Eloisa, badessa del ParacletoLettera di Pietro Abelardo a Bernardo, abate di ChiaravalleLettera del vescovo Gualtiero di Mauritania a Pietro AbelardoLettera di Guglielmo di Saint- 1hierry a Bernardo abate e al vescovo Goftredo di ChartresRisposta di Bernardo all' abate Guglielmo di Saint-ThierryLettera di Bernardo al cardinal Guido di Città di CastelloLettera di Bernardo al cardinale IvoneLettera di Bernardo a Stefano, vescovo di PrenesteLettera di Ugo Metello a Pietro AbelardoLettera di Pietro Abelardo contro Bernardo, abate di ChiaravalleLettera di Bernardo ai vescovi convocati a Sens contro Pietro AbelardoLettera di Bernardo al papa InnocenzoLettera di Bernardo, abate di Chiaravalle, al papa Innocenzo IILettera di Bernardo a Gregorio Tarquinio, cardinal diaconoLettera dei vescovi della Francia al papaDal De Gestis Friderici Imperatoris di Ottone di FrisingaLettera di Pietro il Venerabile abate di Cluny al papa Innocenzo II in favore di Pietro AbelardoLettera di Pietro, abate di Cluny, a Eloisa, badessa del Pa-racletoLettera di Eloisa a Pietro, abate di ClunyLettera di Pietro, abate di Cluny, ad EloisaAppendiceIl pensiero filosofico di AbelardoIl pensiero teologico di Abelardo , Sehr gut, Festpreisangebot, [LT: FixedPrice], Luogo di pubblicazione: Torino, Area culturale: Letteratura latina, Peso: 0,45, Fascia d'età: Adulta, Colore: Blu, Soggetto: Collane di letteratura, Tipo: Antologico, Editore: Einaudi, Lingua: Italiano, Latino, Genere: Drammatico, Articolo modificato: No, Caratteristiche particolari: Ristampa, Serie: Nuova Universale, #165, Autore: Abelardo ed Eloisa, Epoca: XX secolo, Anno di pubblicazione: 1987, Titolo: Lettere, Formato: Copertina rigida, [PU: Giulio Einaudi Editore]<

ISBN: 880644073X

MPN: BW835605. (Nue) Lettere (di Abelardo e Eloisa) / Pietro Abelardo. Lettere (di Abelardo e Eloisa). AUTORE: Pietro Abelardo. di Pietro Abelardo. A cura di: Cappelletti Tucci N. Data di… Altro …

MPN: BW835605. (Nue) Lettere (di Abelardo e Eloisa) / Pietro Abelardo. Lettere (di Abelardo e Eloisa). AUTORE: Pietro Abelardo. di Pietro Abelardo. A cura di: Cappelletti Tucci N. Data di Pubblicazione: 1979. @import url("https://mediagallery.areavintage.it/bindcommerce/templates/responsive-2017-yellow/css/style.css"); @import url("https://mediagallery.areavintage.it/bindcommerce/templates/responsive-2017-yellow/css/yellow.css"); Dischi in vinile, CD, DVD, libri, nuovi o usati da collezione.   (Nue) Lettere (di Abelardo e Eloisa) / Pietro Abelardo Descrizione ISBN: AUTORE: Pietro AbelardoANNO: 1979Marca: EinaudiMPN: BW835605: : Peso: 600.00 gCod. magazzino: 32 c   Lettere (di Abelardo e Eloisa)di Pietro AbelardoEditore: EinaudiCollana: Nuova Universale EinaudiA cura di: Cappelletti Tucci N.Data di Pubblicazione: 1979EAN: 9788806440732ISBN: 880644073XPagine: LXXV-412   Spedizioni Le spedizioni verranno fatte in default con corriere espresso 48 ore per tutti gli oggetti aventi un peso non superiore i 2 kg.Per gli oggetti di peso non superiore ai 100 grammi quali ad esempio i CD o i DVD la spedizione in default viene fatta con Posta 1.L'utilizzo del Corriere può essere anche un'opzione da scegliere fase di check-out aggiungendo la differenza rispetto posta 1. Pagamenti Bonifico Bancario Anticipato: Cortesemente in caso di bonifico bancario indicare il numero di riferimento dell'ordine ID dell'oggetto eBay nonché nome cognome di chi è effettuato l'ordineDati Bancari:FAVO DANIELE MARIOBANCO POSTAIBAN: IT18N0760113500001035360369BIC/SWIFTBPPIITRRXXXPaypal: Nei casi di acquisto della merce con modalità di pagamento Paypal, contestualmente alla conclusione della transazione online, Paypal applicherà le proprie regole di accredito e addebito come riportato nel proprio sito ufficiale. I costi di transazione applicati da Paypal, sono totalmente a carico di Areavintage di Favo Daniele Mario.ALTRO: Altre forme di pagamento sono accettate previa comunicazione via e-mail Legenda Condizioni dischi in Vinile Tutti i dischi saranno confezionati e spediti con imballaggio professionale anti-urto. Le valutazioni dei dischi sono solo visive. Scala di Valutazione di Vinili Goldmine: SEALED - SS: disco sigillato ; MINT - M: disco nuovo ; NEAR MINT - NM: disco come nuovo ; EXCELLENT - EX: disco eccellente ; VERY GOOD - VG: disco ascoltato piu' volte ma con suono di ottima qualità ; GOOD - G: disco ascoltato molte volte con qualità discreta Legenda condizioni copertina: SEALED - SS: sigillato ; MINT - M: copertina nuova ; EXCELLENT - EX: copertina come nuova ma con qualche lieve segno d'usura ; VERY GOOD - VG: copertina in ottime condizioni ma con più d'un segno d'usura ; GOOD - G: copertina in buone condizioni, con segni d'usura e timbri o scritte. Contatti AreavintageWhatsapp : +39.339.7497546Email: info@areavintage.it Ti ringraziamo per averci visitato     Powered by bindCommerce: ERP eCommerce Marketplace and more  , Festpreisangebot, [LT: FixedPrice], Einaudi<

1979, ISBN: 880644073X

[EAN: 9788806440732], Gebraucht, guter Zustand, [SC: 20.0], [PU: Einaudi, Milano], Volume di cm. 19, pp. LXXV, 412. Legatura editoriale in tutta tela, sovracoperta illustrata con ritratto… Altro …

[EAN: 9788806440732], Gebraucht, guter Zustand, [SC: 20.0], [PU: Einaudi, Milano], Volume di cm. 19, pp. LXXV, 412. Legatura editoriale in tutta tela, sovracoperta illustrata con ritratto dell'autore. Nuova Universale Einaudi, n. 165. Perfetto esemplare., Books<