2013, ISBN: 9788867233892

Milano: Edizioni SE, 2013. Testo Italiano e Francese. Milano, 2013; br., pp. 160. (Assonanze. 27). Può una poesia parlare del corpo senza nasconderlo, fagocitarlo, distruggerlo,… Altro …

Milano: Edizioni SE, 2013. Testo Italiano e Francese. Milano, 2013; br., pp. 160. (Assonanze. 27). Può una poesia parlare del corpo senza nasconderlo, fagocitarlo, distruggerlo, senza inghiottirlo nell'ombra del suo proprio corpo? La domanda non esige né, forse, consentirebbe risposta, vuol essere solo un piccolo cenno d'intesa, scherzosamente "problematico", a chi s'accinge alla lettura di queste quaranta poesie nelle quali troverà sì nominate e decantate le parti più adorabili del corpo femminile, ma assisterà nel contempo, come dice benissimo, nelle esaurienti pagine finali, Aurelio Principato, alla loro trasformazione "in marmo, corallo, smalto, ematite, giaietto", cioè, appunto, alla loro scomparsa. Senza contare che, già nella scelta degli oggetti da "blasonner", fra le parti del corpo si insinuano oggetti "vicini al corpo": l'anello, lo specchio..., con uno scarto a priori verso lo stemma, il rebus, la natura morta. Ma non voglio, con queste seriosità, rovinare una festa che s'annuncia, ed è, tanto insolita quanto preziosa. Frutto singolare di una sensibilità e di un gusto al tempo stesso ingenui e squisiti, punto d'incontro instabile, e proprio per questo affascinante, fra una cultura goliardico-carnevalesca in via d'estinzione e l'eterno petrarchismo in attesa d'una delle sue più gloriose reincarnazioni, quella della Plèiade, i "Blasons du corps féminin" non sono trofei o reperti per soli specialisti ed eruditi, si offrono anche a una lettura lieve, svagante, divertita., Edizioni SE, 2013<

ISBN: 9788867233892

Può una poesia parlare del corpo senza nasconderlo, fagocitarlo, distruggerlo, senza inghiottirlo nell'ombra del suo proprio corpo? La domanda non esige né, forse, consentirebbe risposta,… Altro …

Può una poesia parlare del corpo senza nasconderlo, fagocitarlo, distruggerlo, senza inghiottirlo nell'ombra del suo proprio corpo? La domanda non esige né, forse, consentirebbe risposta, vuol essere solo un piccolo cenno d'intesa, scherzosamente "problematico"", a chi s'accinge alla lettura di queste quaranta poesie nelle quali troverà sì nominate e decantate le parti più adorabili del corpo femminile, ma assisterà nel contempo, come dice benissimo, nelle esaurienti pagine finali, Aurelio Principato, alla loro trasformazione ""in marmo, corallo, smalto, ematite, giaietto"", cioè, appunto, alla loro scomparsa. Senza contare che, già nella scelta degli oggetti da ""blasonner"", fra le parti del corpo si insinuano oggetti ""vicini al corpo"": l'anello, lo specchio..., con uno scarto a priori verso lo stemma, il rebus, la natura morta. Ma non voglio, con queste seriosità, rovinare una festa che s'annuncia, ed è, tanto insolita quanto preziosa. Frutto singolare di una sensibilità e di un gusto al tempo stesso ingenui e squisiti, punto d'incontro instabile, e proprio per questo affascinante, fra una cultura goliardico-carnevalesca in via d'estinzione e l'eterno petrarchismo in attesa d'una delle sue più gloriose reincarnazioni, quella della Plèiade, i ""Blasons du corps féminin"" non sono trofei o reperti per soli specialisti ed eruditi, si offrono anche a una lettura lieve, svagante, divertita." Books Libri, SE<

ISBN: 9788867233892

Lodi del corpo femminile. Dai «Blasons su corps féminin». Testo francese a fronte, edito da SE. Il poeta francese Clément Marot, in esilio a Ferrara, compose nel 1535 l’epigramma, poi div… Altro …

Lodi del corpo femminile. Dai «Blasons su corps féminin». Testo francese a fronte, edito da SE. Il poeta francese Clément Marot, in esilio a Ferrara, compose nel 1535 l’epigramma, poi divenuto famoso, dei Beau Tétin e lo inviò a Lione. Qui altri poeti francesi (tra cui Maurice Scève) lo lessero e raccolsero il suo invito: quello, cioè, di cimentarsi a loro volta, naturalmente in versi, su una o più parti del corpo femminile. Nacquero allora i Blasons du corps féminin, dedicati ai capelli o agli occhi, alla bocca o al seno, al ventre o al ginocchio (ma anche al sospiro o allo sguardo, alla spilla o allo specchio). A secoli di distanza l’ipotesi è stata ripresa in Italia, luogo d’origine dei Blasons. Alcuni dei poeti italiani contemporanei più noti (da Vittorio Sereni a Giovanni Giudici, da Antonio Porta a Giovanni Raboni, da Vittorio Magrelli a Maurizio Cucchi) hanno tradotto quei testi, impegnandosi in una doppia sfida: con una o più parti prescelte del corpo della donna, e con la lingua francese dei testi di quel tempo. Sono nate così le Lodi del corpo femminile, felicissimo esercizio di reinvenzione e di estro, momento di autentica sapienza artigianale, come risposta alla dolce e maliziosa provocazione dei Blasons. Media > Libri Letterature > Poesia Letterature > Poesia, SE<

ISBN: 9788867233892

Lodi del corpo femminile. Dai «Blasons su corps féminin». Testo francese a fronte, edito da SE. Il poeta francese Clément Marot, in esilio a Ferrara, compose nel 1535 l’epigramma, poi div… Altro …

Lodi del corpo femminile. Dai «Blasons su corps féminin». Testo francese a fronte, edito da SE. Il poeta francese Clément Marot, in esilio a Ferrara, compose nel 1535 l’epigramma, poi divenuto famoso, dei Beau Tétin e lo inviò a Lione. Qui altri poeti francesi (tra cui Maurice Scève) lo lessero e raccolsero il suo invito: quello, cioè, di cimentarsi a loro volta, naturalmente in versi, su una o più parti del corpo femminile. Nacquero allora i Blasons du corps féminin, dedicati ai capelli o agli occhi, alla bocca o al seno, al ventre o al ginocchio (ma anche al sospiro o allo sguardo, alla spilla o allo specchio). A secoli di distanza l’ipotesi è stata ripresa in Italia, luogo d’origine dei Blasons. Alcuni dei poeti italiani contemporanei più noti (da Vittorio Sereni a Giovanni Giudici, da Antonio Porta a Giovanni Raboni, da Vittorio Magrelli a Maurizio Cucchi) hanno tradotto quei testi, impegnandosi in una doppia sfida: con una o più parti prescelte del corpo della donna, e con la lingua francese dei testi di quel tempo. Sono nate così le Lodi del corpo femminile, felicissimo esercizio di reinvenzione e di estro, momento di autentica sapienza artigianale, come risposta alla dolce e maliziosa provocazione dei Blasons. Media > Libri Letterature > Poesia Letterature > Poesia, SE<