ISBN: 9788868521486

Winston Churchill diceva che in tempo di guerra la verità è così preziosa che bisogna proteggerla con una cortina di bugie. Era una bella ipocrisia, per nascondere la volontà - che è stor… Altro …

Winston Churchill diceva che in tempo di guerra la verità è così preziosa che bisogna proteggerla con una cortina di bugie. Era una bella ipocrisia, per nascondere la volontà - che è storia d'ogni Paese - di coprire la conoscenza della realtà o comunque di piegarne la conoscenza alle ragioni della politica. Oggi l'informazione è arma più importante di un esercito, perché il consenso dell'opinione pubblica è essenziale per qualsiasi strategia bellica. Nel nostro tempo, iperconnesso, ultravelocizzato, perduto in una rete dove la potenzialità della costruzione della conoscenza è senza limiti ma, molto spesso, anche senza strumenti critici di interpretazione dei flussi narrativi, l'uso dell'informazione è centrale. E la guerra - nel suo racconto drammatico - diventa la metafora più illuminante della complessità che accompagna la conoscenza della realtà e di come il giornalismo debba fare il proprio lavoro in una pratica quotidiana di difficile difesa della propria autonomia dai condizionamenti che ogni potere, governo e interesse tentano di imporgli. Il reporter di guerra diventa in questo libro il simbolo della ricerca costante della verità in un territorio dove i pericoli, i rischi, le minacce, non sono soltanto quelli d'una cannonata o d'una mina, o d'una milizia jihadista di tagliagole invasati, ma riguardano le difficoltà di verifica delle informazioni e i tentativi sempre più sofisticati di disinformazione. Cinema, letteratura, immaginario popolare, hanno fatto del reporter di guerra una figura mitica; questo libro ne racconta la storia dal primo corrispondente - in Crimea, nel 1854, quando si scriveva con la penna d'oca e l'inchiostro - ai giorni d'oggi, del Califfato, delle bombe intelligenti, dei droni e del collegamento in tempo reale dal campo di battaglia. Oggi Obama può guardare in diretta dalla Casa Bianca i commandos che ammazzano Bin Laden a 10 mila miglia di distanza, e il reporter di guerra scivola nell'ombra di una marginalità inquietante: sappiamo sempre di più, ma capiamo sempre di meno. Questo libro - nella metafora del racconto della guerra - ci aiuta a capire, e a difendere il nostro desiderio di sapere. Libri, Baldini + Castoldi<

ISBN: 9788868521486

Winston churchill diceva che in tempo di guerra la verit cos preziosa che bisogna proteggerla con una cortina di bugie. era una bella ipocrisia, per nascondere la volont - che storia d'… Altro …

Winston churchill diceva che in tempo di guerra la verit cos preziosa che bisogna proteggerla con una cortina di bugie. era una bella ipocrisia, per nascondere la volont - che storia d'ogni paese - di coprire la conoscenza della realt o comunque di piegarne la conoscenza alle ragioni della politica. oggi l'informazione arma pi importante di un esercito, perch il consenso dell'opinione pubblica essenziale per qualsiasi strategia bellica. nel nostro tempo, iperconnesso, ultravelocizzato, perduto in una rete dove la potenzialit della costruzione della conoscenza senza limiti ma, molto spesso, anche senza strumenti critici di interpretazione dei flussi narrativi, l'uso dell'informazione centrale. e la guerra - nel suo racconto drammatico - diventa la metafora pi illuminante della complessit che accompagna la conoscenza della realt e di come il giornalismo debba fare il proprio lavoro in una pratica quotidiana di difficile difesa della propria autonomia dai condizionamenti che ogni potere, governo e interesse tentano di imporgli. il reporter di guerra diventa in questo libro il simbolo della ricerca costante della verit in un territorio dove i pericoli, i rischi, le minacce, non sono soltanto quelli d'una cannonata o d'una mina, o d'una milizia jihadista di tagliagole invasati, ma riguardano le difficolt di verifica delle informazioni e i tentativi sempre pi sofisticati di disinformazione. cinema, letteratura, immaginario popolare, hanno fatto del reporter di guerra una figura mitica; questo libro ne racconta la storia dal primo corrispondente - in crimea, nel 1854, quando si scriveva con la penna d'oca e l'inchiostro - ai giorni d'oggi, del califfato, delle bombe intelligenti, dei droni e del collegamento in tempo reale dal campo di battaglia. oggi obama pu guardare in diretta dalla casa bianca i commandos che ammazzano bin laden a 10 mila miglia di distanza, e il reporter di guerra scivola nell'ombra di una marginalit inquietante: sappiamo sempre di pi, ma capiamo sempre di meno. questo libro - nella metafora del racconto della guerra - ci aiuta a capire, e a difendere il nostro desiderio di sapere., Libreria universitaria<

ISBN: 9788868521486

I reporter di guerra. Storie di un giornalismo in crisi da Hemingway ai social network, il Università e professioni di Mimmo Candito edito da Baldini & Castoldi Università e professioni, … Altro …

I reporter di guerra. Storie di un giornalismo in crisi da Hemingway ai social network, il Università e professioni di Mimmo Candito edito da Baldini & Castoldi Università e professioni, Baldini & Castoldi<