
2009, ISBN: 9788879409278
Modena: Logos Art, 2009. Modena, 2009; cartonato, pp. 364, cm 25,5x21. (Illustrati). Gianluigi Toccafondo stesso dice di questi due volumi, in un'intervista a Espoarte: " (...)attendevamo un'idea per una nuova esposizione, giunta su suggerimento della biblioteca Delfini, che mi ha commissionato un lavoro dedicato allo scrittore, mettendomi a disposizione molto materiale: ritratti, ma anche bellissime foto della città Modena, scattate dall'autore stesso. Sono così riuscito a farmi un'idea del territorio delfiniano, degli ambienti e dei personaggi che popolavano La città dei Sandroni. Questa la base d'ispirazione per un centinaio di disegni che verranno riprodotti ingranditi e applicati sul soffitto della Sala Delfini come una sorta di affresco della vita dello scrittore. In galleria invece saranno esposti tutti i disegni originali, quelli in bianco e nero, con le invettive di Delfini, scaturite come vero e proprio gesto liberatorio alla fine del progetto. (...)" Gianluigi Toccafondo Nato a San Marino nel 1965, ha frequentato l'Istituto d'Arte di Urbino. Attualmente vive e lavora a Milano. Oltre a diversi cortometraggi ha realizzato sigle per trasmissioni televisive ed ha esposto i suoi lavori in numerose mostre.L'espressionismo cupo della Berlino degli anni '30, i gangster della migliore tradizione hollywoodiana e il graffitismo metropolitano si incontrano felicemente nei suoi video e negli altri lavori. Tra i video vanno segnalati alcuni spot realizzati per Rai 3, la Levìs e il circuito Cinema Europa, la sigla di Tunnel e di altri programmi televisivi, La pista del maiale del 1992 e Le criminal, un film di cinque ore prodotto per la francese La Sept e presentato alla Biennale di Venezia del 1993. Suoi disegni sono stati pubblicati da Fandango, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori e altre case editrici. Ha collaborato con le riviste Linea d'Ombra, Lo straniero, Abitare, Tèlema e Internazionale. Antonio Delfini nasce a Modena il 10 giugno 1907 in una ricca famiglia di proprietari terrieri della bassa modenese (la villa familiare, tuttora esistente, e' presso Cavezzo). Tredicenne, si iscrive alla fine del 1920 all'avanguardia giovanile fascista, e in seguito al PNF, da cui si distacchera' progressivamente negli anni seguenti. Autodidatta (non compie studi regolari), comincia a scrivere nella seconda meta' degli anni venti, grazie alla figura del filosofo Pietro Zanfrognini e a Ugo Guandalini (il futuro editore Guanda), con il quale fonda e dirige un periodico, "L'ariete" (1927, numero unico sequestrato e soppresso appena uscito). Scrive Delfini, nei suoi diari, come proprio dallo zio Pierino (così lo chiamava,in verità erano cugini ma con una notevole differenza d'età) stesse imparando lo "stile". Da solo fonda e dirige "Lo spettatore italiano" (tre numeri, 1928-1929). In seguito collabora con alcuni periodici ("Mutina", "Il Tevere"). Nel 1931 pubblica Ritorno in città, raccolta di brevi prose di chiara matrice baudelairiana (si vedano soprattutto i Petits poèmes en prose). L'amico Mario Pannunzio lo introduce negli ambienti letterari di Roma, dove Delfini entra nel comitato fondatore della rivista "Oggi" (dove tra altri figura anche il nome del giovane Alberto Moravia). Delfini rimane pero' estraneo al programma letterario della rivista che sarebbe destinata a diventare l'organo ufficiale del "contenutismo". Con Pannunzio fonda nel 1935 un'altra rivista dalla breve vita (quattro numeri), "Caratteri". Venduta la casa di Modena alla fine del 1935, si trasferisce a Firenze dove entra in contatto con l'ambiente culturale del Caffè Giubbe Rosse e stringe amicizie importanti con scrittori e intellettuali come Romano Bilenchi, Carlo Bo, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Mario Luzi, Eugenio Montale, ecc. Nel 1938 esce presso l'editore fiorentino Parenti il volume Il ricordo della Basca, raccolta di dieci racconti in cui Delfini crea l'immagine di una Modena (M***) insieme reale e immaginaria, in cui sogno e realtà danno luogo a un intreccio di forte car, Logos Art, 2009
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2009, ISBN: 8879409271
[EAN: 9788879409278], [SC: 17.0], [PU: Logos Art], LOGOS ART MODENA ANTONIO DELFINI, Modena, 2009; cartonato, pp. 364, cm 25,5x21. (Illustrati). Gianluigi Toccafondo stesso dice di questi due volumi, in un'intervista a Espoarte: " (.)attendevamo un'idea per una nuova esposizione, giunta su suggerimento della biblioteca Delfini, che mi ha commissionato un lavoro dedicato allo scrittore, mettendomi a disposizione molto materiale: ritratti, ma anche bellissime foto della città Modena, scattate dall'autore stesso. Sono così riuscito a farmi un'idea del territorio delfiniano, degli ambienti e dei personaggi che popolavano La città dei Sandroni. Questa la base d'ispirazione per un centinaio di disegni che verranno riprodotti ingranditi e applicati sul soffitto della Sala Delfini come una sorta di affresco della vita dello scrittore. In galleria invece saranno esposti tutti i disegni originali, quelli in bianco e nero, con le invettive di Delfini, scaturite come vero e proprio gesto liberatorio alla fine del progetto. (.)" Gianluigi Toccafondo Nato a San Marino nel 1965, ha frequentato l'Istituto d'Arte di Urbino. Attualmente vive e lavora a Milano. Oltre a diversi cortometraggi ha realizzato sigle per trasmissioni televisive ed ha esposto i suoi lavori in numerose mostre.L'espressionismo cupo della Berlino degli anni '30, i gangster della migliore tradizione hollywoodiana e il graffitismo metropolitano si incontrano felicemente nei suoi video e negli altri lavori. Tra i video vanno segnalati alcuni spot realizzati per Rai 3, la Levìs e il circuito Cinema Europa, la sigla di Tunnel e di altri programmi televisivi, La pista del maiale del 1992 e Le criminal, un film di cinque ore prodotto per la francese La Sept e presentato alla Biennale di Venezia del 1993. Suoi disegni sono stati pubblicati da Fandango, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori e altre case editrici. Ha collaborato con le riviste Linea d'Ombra, Lo straniero, Abitare, Tèlema e Internazionale. Antonio Delfini nasce a Modena il 10 giugno 1907 in una ricca famiglia di proprietari terrieri della bassa modenese (la villa familiare, tuttora esistente, e' presso Cavezzo). Tredicenne, si iscrive alla fine del 1920 all'avanguardia giovanile fascista, e in seguito al PNF, da cui si distacchera' progressivamente negli anni seguenti. Autodidatta (non compie studi regolari), comincia a scrivere nella seconda meta' degli anni venti, grazie alla figura del filosofo Pietro Zanfrognini e a Ugo Guandalini (il futuro editore Guanda), con il quale fonda e dirige un periodico, "L'ariete" (1927, numero unico sequestrato e soppresso appena uscito). Scrive Delfini, nei suoi diari, come proprio dallo zio Pierino (così lo chiamava,in verità erano cugini ma con una notevole differenza d'età) stesse imparando lo "stile". Da solo fonda e dirige "Lo spettatore italiano" (tre numeri, 1928-1929). In seguito collabora con alcuni periodici ("Mutina", "Il Tevere"). Nel 1931 pubblica Ritorno in città, raccolta di brevi prose di chiara matrice baudelairiana (si vedano soprattutto i Petits poèmes en prose). L'amico Mario Pannunzio lo introduce negli ambienti letterari di Roma, dove Delfini entra nel comitato fondatore della rivista "Oggi" (dove tra altri figura anche il nome del giovane Alberto Moravia). Delfini rimane pero' estraneo al programma letterario della rivista che sarebbe destinata a diventare l'organo ufficiale del "contenutismo". Con Pannunzio fonda nel 1935 un'altra rivista dalla breve vita (quattro numeri), "Caratteri". Venduta la casa di Modena alla fine del 1935, si trasferisce a Firenze dove entra in contatto con l'ambiente culturale del Caffè Giubbe Rosse e stringe amicizie importanti con scrittori e intellettuali come Romano Bilenchi, Carlo Bo, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Mario Luzi, Eugenio Montale, ecc. Nel 1938 esce presso l'editore fiorentino Parenti il volume Il ricordo della Basca, raccolta di dieci racconti in cui Delfini crea l'immagine di una Modena (M***) insieme reale e immaginaria, in cui sogno e realtà danno luogo a un intreccio di forte car
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2009, ISBN: 8879409271
[EAN: 9788879409278], Neubuch, [PU: Logos Art], LOGOS ART MODENA ANTONIO DELFINI, Modena, 2009; cartonato, pp. 364, cm 25,5x21. (Gli Illustrati). Gianluigi Toccafondo stesso dice di questi due volumi, in un'intervista a Espoarte: " (.)attendevamo un'idea per una nuova esposizione, giunta su suggerimento della biblioteca Delfini, che mi ha commissionato un lavoro dedicato allo scrittore, mettendomi a disposizione molto materiale: ritratti, ma anche bellissime foto della città Modena, scattate dall'autore stesso. Sono così riuscito a farmi un'idea del territorio delfiniano, degli ambienti e dei personaggi che popolavano La città dei Sandroni. Questa la base d'ispirazione per un centinaio di disegni che verranno riprodotti ingranditi e applicati sul soffitto della Sala Delfini come una sorta di affresco della vita dello scrittore. In galleria invece saranno esposti tutti i disegni originali, quelli in bianco e nero, con le invettive di Delfini, scaturite come vero e proprio gesto liberatorio alla fine del progetto. (.)" Gianluigi Toccafondo Nato a San Marino nel 1965, ha frequentato l'Istituto d'Arte di Urbino. Attualmente vive e lavora a Milano. Oltre a diversi cortometraggi ha realizzato sigle per trasmissioni televisive ed ha esposto i suoi lavori in numerose mostre.L'espressionismo cupo della Berlino degli anni '30, i gangster della migliore tradizione hollywoodiana e il graffitismo metropolitano si incontrano felicemente nei suoi video e negli altri lavori. Tra i video vanno segnalati alcuni spot realizzati per Rai 3, la Levìs e il circuito Cinema Europa, la sigla di Tunnel e di altri programmi televisivi, La pista del maiale del 1992 e Le criminal, un film di cinque ore prodotto per la francese La Sept e presentato alla Biennale di Venezia del 1993. Suoi disegni sono stati pubblicati da Fandango, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori e altre case editrici. Ha collaborato con le riviste Linea d'Ombra, Lo straniero, Abitare, Tèlema e Internazionale. Antonio Delfini nasce a Modena il 10 giugno 1907 in una ricca famiglia di proprietari terrieri della bassa modenese (la villa familiare, tuttora esistente, e' presso Cavezzo). Tredicenne, si iscrive alla fine del 1920 all'avanguardia giovanile fascista, e in seguito al PNF, da cui si distacchera' progressivamente negli anni seguenti. Autodidatta (non compie studi regolari), comincia a scrivere nella seconda meta' degli anni venti, grazie alla figura del filosofo Pietro Zanfrognini e a Ugo Guandalini (il futuro editore Guanda), con il quale fonda e dirige un periodico, "L'ariete" (1927, numero unico sequestrato e soppresso appena uscito). Scrive Delfini, nei suoi diari, come proprio dallo zio Pierino (così lo chiamava,in verità erano cugini ma con una notevole differenza d'età) stesse imparando lo "stile". Da solo fonda e dirige "Lo spettatore italiano" (tre numeri, 1928-1929). In seguito collabora con alcuni periodici ("Mutina", "Il Tevere"). Nel 1931 pubblica Ritorno in città, raccolta di brevi prose di chiara matrice baudelairiana (si vedano soprattutto i Petits poèmes en prose). L'amico Mario Pannunzio lo introduce negli ambienti letterari di Roma, dove Delfini entra nel comitato fondatore della rivista "Oggi" (dove tra altri figura anche il nome del giovane Alberto Moravia). Delfini rimane pero' estraneo al programma letterario della rivista che sarebbe destinata a diventare l'organo ufficiale del "contenutismo". Con Pannunzio fonda nel 1935 un'altra rivista dalla breve vita (quattro numeri), "Caratteri". Venduta la casa di Modena alla fine del 1935, si trasferisce a Firenze dove entra in contatto con l'ambiente culturale del Caffè Giubbe Rosse e stringe amicizie importanti con scrittori e intellettuali come Romano Bilenchi, Carlo Bo, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Mario Luzi, Eugenio Montale, ecc. Nel 1938 esce presso l'editore fiorentino Parenti il volume Il ricordo della Basca, raccolta di dieci racconti in cui Delfini crea l'immagine di una Modena (M***) insieme reale e immaginaria, in cui sogno e realtà danno luogo a un intreccio di forte
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2009, ISBN: 8879409271
[EAN: 9788879409278], [PU: Logos Art], LOGOS ART MODENA ANTONIO DELFINI, Modena, 2009; cartonato, pp. 364, cm 25,5x21. (Illustrati). Gianluigi Toccafondo stesso dice di questi due volumi, in un'intervista a Espoarte: " (.)attendevamo un'idea per una nuova esposizione, giunta su suggerimento della biblioteca Delfini, che mi ha commissionato un lavoro dedicato allo scrittore, mettendomi a disposizione molto materiale: ritratti, ma anche bellissime foto della città Modena, scattate dall'autore stesso. Sono così riuscito a farmi un'idea del territorio delfiniano, degli ambienti e dei personaggi che popolavano La città dei Sandroni. Questa la base d'ispirazione per un centinaio di disegni che verranno riprodotti ingranditi e applicati sul soffitto della Sala Delfini come una sorta di affresco della vita dello scrittore. In galleria invece saranno esposti tutti i disegni originali, quelli in bianco e nero, con le invettive di Delfini, scaturite come vero e proprio gesto liberatorio alla fine del progetto. (.)" Gianluigi Toccafondo Nato a San Marino nel 1965, ha frequentato l'Istituto d'Arte di Urbino. Attualmente vive e lavora a Milano. Oltre a diversi cortometraggi ha realizzato sigle per trasmissioni televisive ed ha esposto i suoi lavori in numerose mostre.L'espressionismo cupo della Berlino degli anni '30, i gangster della migliore tradizione hollywoodiana e il graffitismo metropolitano si incontrano felicemente nei suoi video e negli altri lavori. Tra i video vanno segnalati alcuni spot realizzati per Rai 3, la Levìs e il circuito Cinema Europa, la sigla di Tunnel e di altri programmi televisivi, La pista del maiale del 1992 e Le criminal, un film di cinque ore prodotto per la francese La Sept e presentato alla Biennale di Venezia del 1993. Suoi disegni sono stati pubblicati da Fandango, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori e altre case editrici. Ha collaborato con le riviste Linea d'Ombra, Lo straniero, Abitare, Tèlema e Internazionale. Antonio Delfini nasce a Modena il 10 giugno 1907 in una ricca famiglia di proprietari terrieri della bassa modenese (la villa familiare, tuttora esistente, e' presso Cavezzo). Tredicenne, si iscrive alla fine del 1920 all'avanguardia giovanile fascista, e in seguito al PNF, da cui si distacchera' progressivamente negli anni seguenti. Autodidatta (non compie studi regolari), comincia a scrivere nella seconda meta' degli anni venti, grazie alla figura del filosofo Pietro Zanfrognini e a Ugo Guandalini (il futuro editore Guanda), con il quale fonda e dirige un periodico, "L'ariete" (1927, numero unico sequestrato e soppresso appena uscito). Scrive Delfini, nei suoi diari, come proprio dallo zio Pierino (così lo chiamava,in verità erano cugini ma con una notevole differenza d'età) stesse imparando lo "stile". Da solo fonda e dirige "Lo spettatore italiano" (tre numeri, 1928-1929). In seguito collabora con alcuni periodici ("Mutina", "Il Tevere"). Nel 1931 pubblica Ritorno in città, raccolta di brevi prose di chiara matrice baudelairiana (si vedano soprattutto i Petits poèmes en prose). L'amico Mario Pannunzio lo introduce negli ambienti letterari di Roma, dove Delfini entra nel comitato fondatore della rivista "Oggi" (dove tra altri figura anche il nome del giovane Alberto Moravia). Delfini rimane pero' estraneo al programma letterario della rivista che sarebbe destinata a diventare l'organo ufficiale del "contenutismo". Con Pannunzio fonda nel 1935 un'altra rivista dalla breve vita (quattro numeri), "Caratteri". Venduta la casa di Modena alla fine del 1935, si trasferisce a Firenze dove entra in contatto con l'ambiente culturale del Caffè Giubbe Rosse e stringe amicizie importanti con scrittori e intellettuali come Romano Bilenchi, Carlo Bo, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Mario Luzi, Eugenio Montale, ecc. Nel 1938 esce presso l'editore fiorentino Parenti il volume Il ricordo della Basca, raccolta di dieci racconti in cui Delfini crea l'immagine di una Modena (M***) insieme reale e immaginaria, in cui sogno e realtà danno luogo a un intreccio di forte car
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Una nuova esposizione giunta su suggerimento della biblioteca Delfini commissionata a Gianluigi Tacconi. Un centinaio di disegni riprodotti ingranditi e applicati sul soffitto della Sala Delfini come una sorta di affresco della vita dello scrittore. In galleria vengono invece esposti tutti i disegni originali quelli in bianco e nero con le invettive di Delfini scaturite come vero e proprio gesto liberatorio alla fine del progetto. Libri / Arte e spettacolo / arti http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/41/2813041.jpg, Logos
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2009, ISBN: 9788879409278
Modena: Logos Art, 2009. Modena, 2009; cartonato, pp. 364, cm 25,5x21. (Illustrati). Gianluigi Toccafondo stesso dice di questi due volumi, in un'intervista a Espoarte: " (..… Altro …
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Informazioni dettagliate del libro - Antonio Delfini
EAN (ISBN-13): 9788879409278
ISBN (ISBN-10): 8879409271
Copertina rigida
Anno di pubblicazione: 2009
Editore: Logos
364 Pagine
Lingua: ita/Italienisch
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Pagina di dettaglio ultima modifica in 2017-02-13T04:15:24+01:00 (Rome)
ISBN/EAN: 9788879409278
ISBN - Stili di scrittura alternativi:
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